Gloria Osteria ha portato a Milano un’idea di ospitalità che unisce calore, precisione e un gusto per i dettagli che raramente passa inosservato. La sala, luminosa dalle sfumature rosa è pensata per accogliere senza formalismi, mentre la cucina si muove con naturalezza tra sapori italiani, frutto di un lavoro attento sulle materie prime e sulle cotture.
Indirizzo sgargiante, che racconta Milano con una voce contemporanea e profondamente urbana, Gloria Osteria ha da poco presentato una serie di nuovi cocktail. Dai signature agli analcolici, fino agli omaggi al Negroni, ai single malt di Scozia e ai liquori vintage, ecco tutte le novità dell’eclettico indirizzo del buon bere.
La nuova drink list di Gloria Osteria Milano

L’inedito menu presenta quattro proposte perfette all’ora dell’aperitivo. Come il Velvet Negroni fatto con i tradizionali vermouth e Campari, ma portato verso lidi inattesi grazie all’aggiunta di mezcal, radicchio, ibisco e cioccolato. Curioso anche il Peachini, un twist del Bellini preparato con champagne, emulsione al bergamotto e purea di pesca e di lamponi.
Nella sezione all day/after dinner spiccano drink che puntano su ingredienti particolari. Per esempio il Barbie World a base di vodka, barbabietola, basilico, lampone e soluzione citrica. Oppure il Pumpkin Heads che a whisky, amaretto, fernet e sour mix unisce la zucca e i sapori riconoscibili di salvia e zafferano. Il Pe-Perino è invece realizzato con tequila, lime, sciroppo di agave e un mix di pepi, proprio come preannunciato dal nome.
In ossequio a uno dei trend più diffusi, non poteva mancare una proposta analcolica. Tra la selezione spuntano il Jasmine Mule con cordiale di tè Jasmine, succo e scorza di lime e le bollicine rinfrescanti della ginger beer; il Gypsy Rose Tonic con distillato di ginepro analcolico, tonica e rosa, oppure un Americanino fatto con tonica al pompelmo rosa, bitter e vermouth (entrambi analcolici).
I Negroni di Gloria Osteria Milano

Il Barone, la Duchessa, la Marchesa e il Conte sono le quattro variazioni sul tema del Negroni messe in campo dalla nuova cocktail list di Gloria Osteria Milano. Un poker che può essere degustato in porzioni piccole o tradizionali. E che propone, a seconda del bicchiere, note affumicate, dolci, sapide.
Vermouth e Campari sono gli ingredienti comuni a tutti e quattro i cocktail. Il resto cambia: nel Barone si trovano mezcal e celery bitter, nella Duchessa whiskey statunitense e chocolate bitter e nella Marchesa rum e vanilla bitter. Infine il Conte è il più simile alla ricetta originale, quella creata nel 1919 da Fosco Scarselli, bartender del Caffè Casoni di Firenze, su richiesta del conte Camillo Negroni. Gloria Osteria lo prepara con gin, vermouth, Campari e olive bitters.
L’omaggio ai single malt scozzesi

Dopo il tributo al Negroni il menu di Gloria Osteria dedica un signature a uno dei grandi rappresentanti della distillazione scozzese. Il drink in questione si chiama Old Fashioned 1824: un nome composto dal cocktail di partenza (appunto un Old Fashioned) e dall’anno di fondazione di una storica distilleria della regione di Speyside, il cui scotch whisky rappresenta la base alcolica della miscela. La ricetta miscela single malt, oleo saccharum agli agrumi e bitter alle noci, aggiungendo un affinamento in botte per ottenere ulteriori note di complessità.
I vintage cocktail

Nella sezione più costosa della drink list si trovano tre ricette di vintage cocktail. Si tratta di classici come Manhattan, Sazerac e Martini preparati con liquori vintage degli anni Settanta, Ottanta e Novanta. La base alcolica del Vintage Sazerac è composta da bourbon e brandy (a differenza del cognac prescritto dall’IBA), mentre quella del Vintage Manhattan sostituisce il rye whiskey consigliato dall’IBA con un whisky canadese che nasce da un blend di whisky locali. Assolutamente fedele all’IBA, invece, la ricetta del Vintage Martini, pur restando caratteristica la presenza dell’ingrediente vintage.



Immagini courtesy Gloria Osteria Milano






