Dieci anni di invecchiamento e un affinamento in botti di Sauternes definiscono le peculiarità del nuovo Eminente Gran Reserva Edition n°2. La firma è quella di César Martí, maestro ronero che lavora sulle aguardientes con un approccio scientifico e una sensibilità costruita tra canna da zucchero, laboratorio e magazzini d’invecchiamento.
Eminente Gran Reserva Edition n°2

Il colore dorato intenso del rum Eminente Gran Reserva Edition n°2 racconta dal bicchiere laricerca, la distillazione, la passione per un distillato che a Cuba porta il nome di César Martí. La sua formazione scientifica e la familiarità con le piantagioni di canna da zucchero orientano ogni passaggio del processo di questo brown spirits: osservare il liquido, studiarne l’evoluzione, interpretarlo come farebbe un enologo davanti a un vino complesso. Dentro questo approccio prende forma la seconda edizione del Gran Reserva, un’espressione costruita dal maestro ronero sulle aguardientes più aromatiche dell’isola.
Chi è César Martí, figura chiave di Eminente
La storia di Martí parte dal suo ruolo in azienda: in soli nove anni raggiunge il livello di maestro ronero, un traguardo raro che i suoi pari hanno confermato con l’onorificenza di Primer Maestro del ron cubano. La sua preparazione in chimica, con una specializzazione dedicata all’interazione tra legno e alcol, definisce un metodo centrato sull’analisi: capire come il tempo lavori con il distillato, valutare l’impatto di un ambiente d’invecchiamento, seguire ogni acquavite prima dell’assemblaggio. E non a caso le conoscenze custodite dai maestri roneros sono oggi riconosciute dall’Unesco come Patrimonio Culturale Immateriale.
Da dove nasce Gran Reserva Edition n°2
Eminente Gran Reserva Edition n°2 nasce da questa visione. Il rum matura per dieci anni ed è composto per l’80% da aguardientes, assemblate con rum ligero per ottenere una struttura intensa. L’affinamento finale in botti di Sauternes introduce una componente aromatica precisa, che orienta il carattere del distillato. Nel bicchiere il liquido mostra una tonalità dorata profonda, attraversata da riflessi luminosi.
Le caratteristiche del Gran Reserva al naso e al palato

Al naso e al palato arriva un bouquet che apre con frutta secca, miele, albicocca e frutta tropicale. Avanza con note floreali, poi lascia spazio a leggere sfumature di caramello e vaniglia. In bocca la progressione è rotonda e continua: frutta candita e albicocca si uniscono a spezie delicate e accenti legnosi. Il finale rimane lungo e setoso, con una dolcezza misurata che si integra al tratto più speziato tipico dei rum cubani invecchiati. Il servizio ideale privilegia la purezza: liscio oppure su un cubo di ghiaccio.
Dal rum al pairing
Il distillato de La Isla del Cocodrilo trova una lettura interessante anche negli abbinamenti gastronomici. Il foie gras con pepe Timut mette in rilievo la ricchezza mielata del rum. Il formaggio erborinato crea un contrasto netto con la sua salinità intensa. Il salmone grigliato, invece, si lega alle note tropicali e floreali del Gran Reserva, valorizzando l’affumicatura leggera che lo caratterizza. È così che Gran Reserva Edition n°2 diventa un capitolo importante della ricerca di Martí e per tutti i suoi estimatori. Un rum che unisce tecnica, precisione e maturazioni differenti per restituire il meglio di Cuba in preziose gocce bionde.
Immagini courtesy Moët Hennessy
Articolo realizzato in collaborazione con Moët Hennessy






